Credito d'imposta formazione 4.0
Credito d'imposta formazione 4.0
Il ruolo della formazione 4.0 consiste nel sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.
- Il credito d’imposta formazione 4.0 presenta infatti potenzialità rilevanti per la generalità delle imprese italiane
- agevolazione calcolata principalmente sul costo del personale impiegato in attività formativa
- aliquota compresa tra il 30% e il 50% in funzione della dimensione d’impresa, con incremento al 60% nel caso di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati
- possibilità di fruizione del credito in compensazione in unica soluzione.
Il credito formazione 4.0 è stato concepito con la finalità di agevolare il costo del personale dipendente rapportato alle ore di formazione, sia in veste di discente, sia in veste di docente o tutor interno con limitazione al 30% della retribuzione annua lorda e all’occupazione negli ambiti aziendali dell’allegato A alla L. 205/2017.
- le spese di personale relative ai formatori per le ore di formazione
- i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione (spese di viaggio, materiali e forniture, ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione)
- i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione
- le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore di formazione
Restano escluse dai costi di esercizio ammissibili le spese di alloggio, ad eccezione di quelle minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità.
In particolare, il focus del nuovo piano Transizione 4.0 non è tanto sull’ammissibilità dei costi delle consulenze formative, dei costi di esercizio e delle spese generali indirette inerenti la formazione, quanto sulla possibilità di agevolare anche la formazione degli imprenditori oltre che dei dipendenti, venendo meno il vincolo alla presenza di un rapporto di lavoro subordinato.
Resta ammissibile, ad incremento diretto del credito d’imposta entro il limite di euro 5.000, la spesa sostenuta per adempiere l’obbligo di certificazione contabile da parte delle imprese non soggette ex lege a revisione legale dei conti.